LO SFRATTO
sceneggiatura di Tiziana Cristiano
Il riscatto personale in una assurda impresa collettiva.

La sceneggiatura de Lo Sfratto pone l’attenzione in chiave comico surreale, sugli ultimi. I meno ascoltati nella “filiera” sociale, quelli che oggi sono spesso considerati invisibili.
Il testo intende affrontare l’assurda reazione di un gruppo di persone che frequentano un Centro anziani di quartiere popolare improvvisamente sotto sfratto. Durante un’assemblea con l’assessore, l’anziano presidente del centro imbraccia un vecchio fucile da caccia, sequestra i pochi presenti e chiede la revoca dello sfratto. Le forze dell’ordine assediano l’edificio e inizia una surreale trattativa per liberare il politico. Nell’arco della giornata le alleanze cambieranno e tutti litigheranno con tutti. Ma una inaspettata soluzione renderà non vano l’assurdo gesto.
Attraverso una azione improbabile e disperata, i protagonisti della storia ci vogliono restituire tutta la frustrazione di essere messi al margine del mondo produttivo, un mondo che corre fin troppo e lascia indietro sempre più persone.